Una banda di furfanti, il cui capo è chiamato il “Morbidone”, esplica, con varia fortuna, la propria attività col sistema del “buco”. Un giorno si presenta a Morbidone uno strano tipo di giovanotto, di modesto aspetto, che si mette a fargli certi discorsi per lui insoliti: gli parla d’onestà e di coscienza. Dice poi di essere il suo angelo custode, che, per speciale concessione, è venuto sulla terra per ammonirlo finché c’è tempo ed evitargli l’inferno. Morbidone pensa che si tratti di uno scherzo; ma da quel momento nessuno dei piani da lui architettati giunge a compimento. Una notte, nel corso di un’azione in una villa, Morbidone viene morso da un cane arrabbiato, e per effetto di questa disavventura si trova in fin di vita: in tale frangente egli promette di emendarsi se sopravvive, e guarisce. Da quel momento Morbidone e i suoi compagni si dedicano esclusivamente ad opere buone; ma quando il capo vuole fare il bilancio per vedere se le azioni oneste pareggiano le passate malvagità, si sente dire che le opere buone non hanno valore se compiute con secondo fine. Allora s’arrabbia e dichiara che vuol riprendere l’antica vita. Decide di svaligiare una banca, ma quando il piano sta per essere attuato, l’angelo lo esorta a riflettere che l’azione criminosa avrà per conseguenza non solo la sua dannazione, ma anche quella dei suoi amici e parenti. Per amore di questi, Morbidone fa in modo che il colpo non venga effettuato, mentre un caso disgraziato cagiona la sua morte. Ma la sua buona azione senza secondi fini ha pareggiato i conti: Morbidone s’avvia col suo angelo al Paradiso.
Genere: commedia
Cast
Claudio Villa: Angelino
Elio Crovetto: Morbidone
Piera Farfarella: Marisetta
Ferruccio Amendola: Alfredo
Fanfulla: Cucchiara
Gianni Musy: Bellavista
Maria Pia Casilio: Cordelia
Mario Carotenuto: Annibale Cinquifogli
Cesira Vianello: Marescialla
Dina De Santis: segretaria di Cinquifogli
Marcello Martana: Ninetto detto Patata
Colonna sonora di Luis Bacalov