Terza e ultima parte della trilogia autobiografica di Diane Kurys, “Coup de foudre” trae ispirazione dalla storia dei suoi genitori, anche se appare brevemente nei panni di una bambina, Sophie. “Coup de foudre” è la storia romanzata della madre di Diane Kurys e della sua migliore amica che si incontrano negli anni Cinquanta e sviluppano un’amicizia emancipante in amore che le porta a liberarsi dai rispettivi matrimoni infelici e a prendere in considerazione la possibilità di lavorare e vivere insieme. Una scelta iconoclasta in un’epoca in cui i vincoli del matrimonio erano sacri, in cui una donna doveva essere soprattutto una buona moglie e madre, e possibilmente, a seconda del suo rango sociale, una buona casalinga. Se Lena (Isabelle Huppert), donna borghese frustrata, corrisponde a questo modello, Madeleine (Miou-Miou) è un’artista appassionata la cui energia vitale va ben oltre il suo matrimonio di convenienza, anche se l’intensità dei suoi sentimenti la porta a episodi depressivi durante i quali torna a casa dei genitori. Un’introduzione ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale ricorda le circostanze drammatiche che hanno portato Lena a sposare un uomo che non amava e Madeleine a perdere l’uomo di cui era innamorata. Se Madeleine si libera facilmente del secondo marito (interpretato da Jean-Pierre Bacri, esilarante nel suo ruolo di comico fallito e di intrallazzatore, uno più incasinato dell’altro), lo stesso non si può dire per Lena, che dal 1942 è bloccata in una relazione patriarcale con Michel Korski (Guy Marchand), suggellata dal fatto che lui l’ha salvata dalla deportazione sposandola. Quest’ultimo compone una toccante composizione nei panni di un uomo travolto dall’evoluzione della moglie e poi devastato dalla decisione di lei di lasciarlo.
Genere: drammatico
Cast
Miou-Miou: Madeleine
Isabelle Huppert: Lena
Guy Marchand: Michel
Jean-Pierre Bacri: Costa
Colonna sonora di Luis Bacalov
