“Cristo è morto fra due banditi!”, urla Klaus Kinski ad un prete, prima di ucciderlo. Il latifondista che sta per essere giustiziato dai peones, chiede: “È perché sono ricco?”; gli rispondono: “No, è perché noi siamo poveri…vogliamo la terra”. E ancora: al personaggio interpretato da Gian Maria Volonté, stupefatto dal lusso di una casa patrizia, viene subito spontaneo grattarsi lo scroto. Rabbia proletaria, allegoria dell’imperialismo nordamericano (con sicari della C.I.A.), simpatica cialtroneria più un nerboruto messaggio morale nel finale: “Se il tuo dio è il denaro, forse ti salverai la vita ma non l’anima”. Con Damiano Damiani lo spaghetti-western si fa politico, attraversato da un’ideologia che è un ibrido fra il marxismo e il cristianesimo. Gli stilemi del genere sono rispettati tutti: personaggi pittoreschi, brutti, sporchi, cattivi, spavaldi e vigliacchi; una sparatoria che segue l’altra; donne e vino, ironia, epica e colpi di scena.
Niccolò Rangoni Machiavelli
Fonte
Genere: western
Cast
Gian Maria Volonté: Chuncho
Lou Castel: Bill Niño Tate
Klaus Kinski: El Santo
Martine Beswick: Adelita
Colonna sonora di Luis Bacalov
Quién sabe?