Tra i più grandi successi di Jannacci, l’album contiene l’omonimo singolo Vengo anch’io. No, tu no (scritto insieme a Dario Fo e Fiorenzo Fiorentini) che raggiunse la vetta delle classifiche italiane di vendita.
Altri brani di successo dell’album sono:
Giovanni telegrafista, il cui testo è una traduzione di João, o telegrafista del poeta brasiliano Cassiano Ricardo, che narra la storia di un anonimo telegrafista di una sperduta cittadina che vede passare l’amore per un breve momento (sotto forma di una giovane donna che poi lascerà per sempre quel luogo per inseguire una vita in città) per poi ricordarlo con malinconia per tutto il resto della sua vita.
Ho visto un re, su testo di Dario Fo, sarcastica irrisione del potere, i cui interessi vanno sempre a scapito della gente comune.
La disperazione della pietà, cover di un brano di Vinícius de Moraes, il cui testo, con il suo elenco di disperazioni, anticipa Quelli che…
Hai pensato mai, versione in lingua di una canzone veneta scritta da Lino Toffolo.
La mia morosa la va alla fonte faceva parte dello spettacolo 22 canzoni del 1965; la musica fu utilizzata da Fabrizio De André per la sua Via del Campo.
Tutti i testi originariamente in portoghese furono tradotti dallo scrittore Ruggero Jacobbi, che aveva vissuto e insegnato in Brasile.
Fonte
LATO A
1. Ho visto un re
2. La ballata del pittore
3. Vengo anch’io. No, tu no
4. Giovanni, telegrafista
5. Pedro Pedreiro
6. La mia morosa la va alla fonte
LATO B
1. La sera che partì mio padre
2. Domenica 24 marzo
3. La disperazione della pietà
4. Hai pensato mai
5. Non finirà mai
Genere: Pop