Nel 1971 viene alla luce uno dischi più importanti della scena progressive e non solo italiana: il “Concerto Grosso per i New Trolls”, dove i musicisti genovesi, insieme al compositore Luis Bacalov danno vita a un riuscitissimo esempio di fusione tra classica e rock.
Nato come colonna sonora di un film con T. Milian, per la regia di Maurizio Lucidi dal titolo “La vittima designata”, questo album gode subito di vita propria, con grande successo di critica. La struttura del disco ricalca appunto quella del concerto grosso di periodo barocco, le musiche sono composte da Bacalov ma che vedono anche lo “zampino” del gruppo, i testi sono ispirati all’Amleto di Shakespeare (… to die, to sleep, maybe to dream…). Il “concerto” è composto da tre movimenti, Allegro, Adagio e Cadenza – Andante con moto, poi troveremo una quarta parte intitolata “Shadows”, dedicata ad Hendrix. Chiude il disco una lunga improvvisazione (oltre venti minuti) dei soli Trolls, senza orchestra.
Genere: rock progressivo
Lato A
1º tempo: Allegro
2º tempo: Adagio
3º tempo: Cadenza
4º tempo: Shadows (per Jimi Hendrix)
Lato B
Nella sala vuota
Allegro
Adagio (Shadows)
Cadenza – Andante con moto